A margine del suo intervento nella sede della Asl Foggia dello scorso 19 novembre nell’ambito dei percorsi formativi del FAMI Salute – Prevenzione 4.0, il professor Massimiliano Reggi del “GRT – Gruppo per le Relazioni Transculturali” ci ha raccontato della sua ventennale esperienza in Somalia.
Un Paese, ci ha detto, nel quale «abbiamo trovato tantissime risorse, nonostante le fragilità e le difficoltà evidenti del territorio e del contesto sociale», in cui la malattia mentale è ancora fortemente stigmatizzata. In questi anni sono stati innescati notevoli processi di cambiamento che hanno coinvolto non solo la singola persona, ma anche la sua famiglia e l’ambiente circostante. Ciò ha consentito di ottenere importanti risultati, anche con soggetti prima ritenuti localmente “incurabili”.
Oggi c’è «ancora tantissima strada da fare», ma con l’aiuto di molti somali volenterosi si stanno costruendo percorsi che fanno ben sperare, pur in un livello di complessità ancora molto elevato.