Regin in Puglia, a che punto siamo

Regin in Puglia, a che punto siamo

Nonostante le difficoltà legate all’emergenza epidemiologica da Covid-19, sono andate avanti le attività nell’ambito del Progetto REGIN – Regioni per l’integrazione di migranti e rifugiatiin Puglia, a cui la Regione Puglia sta lavorando in stretta collaborazione con il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo (DSSSU) dell’Università del Salento e NOVA Onlus “Consorzio nazionale per l’innovazione sociale”.

Ricostruendo in breve il contributo della Regione Puglia negli ultimi otto mesi, va innanzitutto evidenziato che, tra i suoi obiettivi principali, il progetto REGIN prevede l’adattamento a livello regionale dell’indice delle politiche per l’integrazione dei migranti (MIPEX – https://www.mipex.eu/), strumento di valutazione e analisi comparata delle politiche nazionali di inclusione dei migranti attualmente in uso. Tra i mesi di agosto e ottobre 2020, il gruppo di ricerca impegnato nelle attività di progetto in Puglia ha dunque condotto un attento lavoro di raccolta dati sulle politiche di integrazione della popolazione straniera e i risultati raggiunti a livello regionale. Il materiale raccolto ha permesso al Partner tecnico “Instrategies”, agenzia di consulenza esperta in affari europei e internazionali, di svolgere un’analisi di contesto e di evidenziare i punti di forza e di debolezza della Puglia in tema di inclusione dei migranti.

Al contempo, sono stati avviati i lavori per l’elaborazione di laboratori regionali di integrazione, a cui si lega l’ideazione di strumenti innovativi a sostegno delle autorità regionali nel promuovere l’inclusione di cittadini di Paesi terzi sul proprio territorio, più precisamente un database e una mappa online di esperienze di integrazione in varie regioni d’Europa. La Regione Puglia, tramite l’esperienza e l’impegno dei ricercatori del DSSSU, ha terminato il lavoro di raccolta delle pratiche di integrazione attive in Puglia e sta attualmente contribuendo alla predisposizione degli strumenti di ricerca che permetteranno di valutare l’efficacia, l’efficienza, l’impatto e la sostenibilità delle pratiche individuate in tutte le Regioni Partner e nelle regioni facenti parte della rete esterna della Conferenza delle regioni periferiche marittime (CRPM).

Le attività di progetto per l’anno 2020 si sono concluse lo scorso 18 dicembre con l’organizzazione di un evento di disseminazione di obiettivi e azioni previste da REGIN in Puglia e di un primo incontro di Capacity Building sul tema “Integrazione ed inclusione dei cittadini stranieri al tempo della pandemia da Covid-19” a cui hanno preso parte vari attori impegnati a diverso titolo sul tema dell’inclusione dei cittadini stranieri nell’intero territorio regionale.

Dopo una breve introduzione al programma della giornata a cura del Funzionario della Regione Puglia P.O. “Sostegno innovazione Governance regionale”, Riccardo Ottavio Acquaviva, è intervenuto Domenico De Giosa, Dirigente della Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le migrazioni, Antimafia sociale della Regione Puglia, il quale ha presentato le principali azioni ed attività atte a favorire l’integrazione dei migranti sul territorio, sottolineando l’importanza del lavoro svolto finora per ridurre la disparità sociale tra popolazione autoctona e straniera. Ha fatto poi il suo intervento Davide Strangis, Direttore Esecutivo della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d’Europa (Capofila di progetto), il quale ha offerto una breve panoramica di obiettivi e attività previsti dal progetto REGIN e riportato i dati preliminari della Puglia in merito all’indice MIPEX regionale. A questo è seguito il discorso di Papa Latyr Faye, Presidente dell’Associazione Casa Sankara – Ghetto Out, il quale ha offerto interessanti spunti di riflessione sull’importanza della partecipazione attiva e del coinvolgimento dei cittadini stranieri nella costruzione di politiche e percorsi di inclusione in Puglia, a partire dall’esperienza dei migranti sul territorio e del lavoro portato avanti da Casa Sankara – Ghetto out.

La sessione di capacity building è stata quindi introdotta da Alessia Rochira, Ricercatrice del DSSSU dell’Università del Salento, e la discussione all’interno dei tavoli di lavoro sui temi di “Alfabetizzazione e Comunicazione” e “Barriere burocratiche” facilitata con il supporto dei membri del gruppo di ricerca REGIN in Puglia.

Quest’ultima sessione, infine, si è rivelata particolarmente significativa poiché si è delineata come un vero e proprio momento di scambio e riflessione condivisa tra più di 50 attori impegnati attivamente sul territorio regionale per la promozione dell’inclusione dei cittadini stranieri sull’impatto e le difficoltà che l’emergenza sociosanitaria da Covid-19 ha generato in tema di integrazione.