“Pillole di FAMI”, l’importanza del mediatore culturale

“Pillole di FAMI”, l’importanza del mediatore culturale

«Il mediatore linguistico-culturale è un professionista indispensabile per poter lavorare con persone straniere». A dirlo è la la professoressa Nives Martini, psicologa e psicoterapeuta transculturale, a margine dell’incontro tenutosi martedì 26 novembre a Barletta nell’ambito del Fami Salute – Prevenzione 4.0.

«Noi operatori italiani in particolare – prosegue – abbiamo già difficoltà a parlare due lingue veicolari». Invece è importante che chi si rivolge a loro possa realmente esercitare il diritto di parola e raccontare di sé, ed è giusto che possa farlo nella propria lingua d’origine. I mediatori sono dunque imprescindibili «nell’aiutarci a incontrare altre persone e a parlare con loro, sia per accogliere quello che hanno da dirci, sia per poter spiegare le regole della nostra società e fare un’anamnesi sufficientemente adeguata che ci permetta di lavorare con loro».

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Il prossimo appuntamento con la formazione di Prevenzione 4.0 sarà dedicato alla salute delle donne nella migrazione. Qui trovate il form di iscrizione per gli incontri organizzati nelle sei province pugliesi.